Odontoiatria integrata

Odontoiatria integrata
Odontoiatria integrata
Per curare problematiche odontoiatriche complesse con protocolli che integrano trattamenti convenzionali e trattamenti non convenzionali

Odontoiatria integrata

L’odontoiatria integrata è un innovativo approccio terapeutico utilizzabile nei confronti di alcune malattie che coinvolgono il cavo orale.

Anche in odontoiatria, così come in medicina, il trattamento di problematiche importanti, complesse, croniche, multicausali necessitava infatti di un cambiamento di passo. I protocolli utilizzati non soddisfacevano appieno le aspettative di salute dei pazienti e spesso venivano intrapresi trattamenti lunghi e costosi che non portavano ai benefici attesi.

Per la risoluzione di importanti problemi odontoiatrici si è rivelato vincente il fatto di iniziare a tenere in seria considerazione le caratteristiche dell’ambiente in cui essi si manifestavano ed il peso aggiuntivo rappresentato dallo stato psicologico del soggetto che a tali problemi subiva.

Anche in odontoiatria quindi, come in medicina, prendeva sempre più corpo l’idea che la malattia, qualunque essa fosse, non rappresentasse soltanto un accadimento improvviso e per certi versi casuale ma bensì il risultato finale di un lento fenomeno disfunzionale che risentiva anche degli stili di vita e della personalità del soggetto che ne soffriva.

 

Un condizionamento trasversale tra mente e corpo, tra forma e funzione, tra genetica e ambiente (epigenetica) capace di modificare lo stato di benessere del soggetto ma anche di migliorare gli elementi che lo avevano determinato a patto che fossero modificati.

 

Allo stato attuale l’evidenza di questo importante condizionamento deve spingere sempre di più il medico e l’odontoiatra a compiere interventi terapeutici che non siano solo mirati a risolvere la patologia dell’organo o della funzione colpiti ma che si propongano di ottenere tale risultato anche attraverso una riorganizzazione funzionale della fisiologia del corpo (metodiche complementari).

 

È questo il senso che rende oggigiorno sempre più attuali quelle terapie integrate che non si limitano ad applicare i protocolli terapeutici convenzionalmente riconosciuti come adeguati ma che contemporaneamente agiscono sul paziente sia con metodiche complementari sia sensibilizzandolo alla prevenzione. Il miglioramento degli stili di vita infatti ha inequivocabilmente dimostrato di influire in maniera significativa sullo stato di salute delle persone e sull’insorgenza delle malattie.

Infiammazione silente

Recenti studi di biologia molecolare hanno dimostrato come i diversi sistemi che garantiscono la sopravvivenza del nostro organismo non funzionino in maniera autonoma, seppur collegati tra loro in parallelo, ma siano intimamente interconnessi all’interno di una rete informativa integrata e diffusa dove sostanze chimiche chiamate MEDIATORI (neuropeptidi, citochine, interleuchine,…), prodotte dalle diverse cellule dei diversi sistemi, mettono in comunicazione istantanea gli elementi costituenti tutte le linee funzionali: nervosa, endocrina, immune.

 

All’interno di questo “network informativo trasversale” la produzione dei mediatori è in grado di modificare il comportamento di qualsiasi cellula appartenente a qualsiasi parte del sistema promuovendo in essa diverse attività: differenziazione piuttosto che spostamento, crescita o, in alternativa, anche morte.

Una realtà funzionale complessa in cui tutti parlano con tutti capendosi perfettamente e realizzando istantaneamente tutte quelle funzioni adattative che sono richieste dall’ambiente e sono in grado di garantire quell’equilibrio funzionale generale e quella omeostasi che sono condizioni fondamentali per la sopravvivenza.

 

Per quanto detto, la presenza di funzionalità rese “critiche” da eccessive, distorte e persistenti richieste ambientali possono indurre il sistema stesso a deviare dal proprio virtuoso percorso omeostatico creando delle condizioni , locali e generali, che si collocano al limite della patologia o si presentano francamente pre-patologiche.

Le conseguenze riconducibili a tali funzionalità “critiche” sono talmente importanti per la salute delle persone che anche una importante testata giornalistica, pur non scientifica, come il Time Magazine pubblicò nel febbraio del 2004 un articolo e dedicò una copertina a: “ The secret killer: inflammation and heart attacks, cancer, Alzheimer’s and other diseases” con l’obiettivo evidente di informare la gente comune e i frequentatori degli ambulatori medici che molti dei disturbi di cui essi soffrivano erano la conseguenza dei loro stili di vita errati soprattutto se essi venivano mantenuti nel tempo.

 

L’alimentazione, lo stress, la sedentarietà, il fumo, gli abusi in genere portano l’organismo umano a funzionare in condizioni adattative definibili “critiche” favorendo l’insorgenza di situazioni patologiche a carico di tutto il sistema.

Malattie importanti come il diabete, l’arteriosclerosi, l’Alzheimer e addirittura il cancro nonchè eventi letali come l’infarto o l’ictus trovano la propria origine proprio nei comportamenti errati ed eccessivi.

 

L’infiammazione killer, detta anche silenziosa poiché agisce in maniera asintomatica, è una forma di infiammazione cronica di basso livello che, mantenendo costantemente attivo il nostro sistema immunitario , lo porta progressivamente verso uno stato di confusione al punto tale da fargli perdere la capacità di svolgere correttamente le proprie funzioni; al limite di non essere più capace di riconoscere le parti del corpo cui appartiene (self) tanto da promuovere attività di distruzione contro di esse.

 

In ambito odontoiatrico molti problemi , ma soprattutto quelli più importanti come la malattia parodontale che porta alla perdita dei denti , ed i problemi disfunzionali a carico dei muscoli masticatori e della articolazione temporo mandibolare che condizionano pesantemente la vita dei soggetti colpiti, risentono significativamente della presenza di uno stato di infiammazione silente legata a stili di vita inadeguati.

Mesoterapia nei disturbi infiammatori della ATM

La mesoterapia è una metodica terapeutica non convenzionale prevalentemente utilizzata, in maniera complementare, nell’ambito di protocolli destinati alla cura delle problematiche muscolo scheletriche.

Essa prevede l’inoculazione per mezzo di aghi sottili e corti di sostanze a riconosciuta attività terapeutica: farmaci o altre sostanze fitoterapiche, omeopatiche, omeotossicologiche .

Il principio di fondo che la caratterizza e che la rende oggetto di scelta da parte del terapeuta è quello di poter introdurre la sostanza designata direttamente nelle vicinanze dell’area interessata dal problema permettendo così un’azione rapida e diretta, somministrando dosi ridotte, che possono rimanere in loco per tempi più lunghi.

Il termine mesoterapia deriva dal fatto che le inoculazioni eseguite interessano uno strato sottocutaneo chiamato mesoderma. Tale tessuto è costituito da elementi cellulari che sono ampiamente rappresentati all’interno del corpo umano e non solo in superficie. Essi infatti danno origine a strutture molto importanti quali ossa, cartilagini, connettivi che rivestono tutte le strutture del corpo e che garantiscono loro le condizioni di base per lo svolgimento di una funzione corretta. In particolare ricordiamo la fascia connettivale la cui funzione principale è quella di interconnettere bio meccanicamente le diverse strutture corporee che realizzano i movimenti.

Nelle problematiche disfunzionali dell’apparato masticatorio, che coinvolgono la componente muscoloscheletrico dell’apparato stesso e quindi l’articolazione temporo mandibolare determinando dolore e limitazioni funzionali, sono proprio tali strutture di derivazione mesodermica ad essere primariamente coinvolte.

Si tratta di eventi disfunzionali multicausali, cronici e ingravescenti nei confronti dei quali risulta difficile realizzare un’unica e risolutiva terapia causale e che pertanto vanno gestiti nel tempo anche con interventi di tipo sintomatico.

Ecco che la mesoterapia, per la sua efficacia, si propone come una delle metodiche più indicate.

Le sostanze che utilizzo nella mia esperienza sono diverse e tra loro diversamente miscelate per qualità e quantità a seconda delle caratteristiche presentate dalla problematica affrontata: Arnica, Bryonia,Embryo suis, Zeel e Apis assieme a Cartilago suis sono in miscele diverse quelle più utilizzate.

Trattamento della malattia parodontale con probiotici

La nostra salute, il buon funzionamento dei nostri organi, passa attraverso il mantenimento della nostra individualità. Tale condizione di riconoscimento, tra self e non self, viene favorita dall’esistenza di barriere periferiche sia cutanee che mucose che, separando i due ambienti interno ed esterno, permettono attraverso una permeabilità selettiva l’entrata di alcuni sostanze e la non entrata di altre.

Tali barriere sono particolarmente estese: 2,5 mq. di cute, 80 mq. di apparato respiratorio, 5 mq. di apparato genito urinario, e ben 400 mq. di apparato digerente: dalla bocca all’ano.

L’apparato digerente rappresenta quindi l’area di maggiore contatto tra ambiente interno ed ambiente esterno.

A questo livello si costruisce e si mantiene nel tempo uno stato di immuno tolleranza capace di realizzare in maniera flessibile il rapporto tra ciò che è self e ciò che è non self.

Tale condizione di immuno tolleranza si realizza e si mantiene soprattutto attraverso l’esistenza di uno stato di permeabilità selettiva a livello delle mucose di rivestimento che dipende fondamentalmente da 3 fattori:

  • l’integrità delle mucose e degli annessi (muco)
  • la presenza del microbiota
  • l’efficienza del sistema immunitario

Il microbiota, l’insieme di batteri, virus e funghi che rivestono le mucose, rappresenta quindi uno dei fattori più importanti per il buon funzionamento di questa permeabilità selettiva.

Alterazioni del microbiota, conseguenti ad alterazioni a carico della sua componenete probiotica, innescano fenomeni di permeabilità che attivando i fenomeni di difesa da parte del sistema immunitario realizzano uno stato di infiammazione cronica di basso livello definita silente.

La mucosa del cavo orale è parte integrante dell’apparato digerente ed anche al suo livello si realizza la permeabiltà precedentemenete descritta.

Anche le mucose del cavo orale sono ricoperte dal microbiota ed anche’esse risentono negativamente di tutte quelle situazioni che, compromettendo la componenete probiotica, promuovono permebilità e infiammazione.

La malattia parodontale, con il formarsi delle tasche, porta al crearsi di nicchie ecologiche all’interno delle quali viene sovvertito l’equilibrio esistente nel microbiota tra batteri buoni (i probiotici) e quelli non buoni (i patogeni).

Tale situazione, chiamata disbiosi, del tutto simile alla disbiosi intestinale, compromette la permeabilità selettiva e rende difficile il meccanismo della tolleranza immunologica favorendo infiammazione.

La malattia parodontale, oltre a promuovere danni irreversibili a carico delle strutture di sostegno dei denti, favorirà inoltre condizioni per cui batteri, frammenti di batteri, tossine ed altre sostanze, entrando in circolo a livello delle mucose orali, potranno diffondersi innescando meccanismi reattivi infiammatori che, sommandosi ad altre situazioni similari presenti in altri distretti corporei , contribuiranno a mantenere alto il livello generale di infiammazione.

Nella mia esperienza quotidiana del trattamento della malattia parodontale l’utilizzo di probiotici “particolari” a livello locale, sia come sostanze da utilizzare durante la pulizia quotidiana dei denti sia come sostanze da introdurre direttamente nelle tasche parodontali profonde, ha dimostrato di poter svolgere una efficace azione anti infiammatoria migliorando in maniera significativa la presenza di gonfiore e sanguinamento ma soprattutto riducendo la sensibilità ed il dolore: tipici segni di uno stato persistente di infiammazione cronica.

Alimentazione, infiammazione silente, dolori muscolari, infiammazione gengivale

L’infiammazione silente va considerata come uno stato disfunzionale del sistema non come una malattia.

Una sorta di stato pre_patologico che alla lunga, se mantenuto nel tempo ed implementato da situazioni capaci di innescare meccanismi similari, può mettere in crisi il sistema e le sue capacità adattative fino a manifestare una condizione di vera e propria patologia.

L’informazione infiammatoria in realtà è una condizione fisiologica nel nostro organismo, uno stato costante di allerta di un sistema che deve essere sempre pronto a reagire contro chiunque e che per tale motivo analizza costantemente le situazioni che gli vengono proposte.

Tale analisi, in condizioni fisiologiche, si attiva e si disattiva in tempi brevissimi (on-off) .

Nello stato definito di infiammazione silente la fase di spegnimento (off) non avviene nei tempi previsti e ciò sovverte gli effetti fisiologici del processo informativo.

I mediatori chimici responsabili di tale fenomeno, le citochine, sono sempre gli stessi ma il fatto di rimanere attivi per tempi diversi costituisce la differenza tra la situazione fisiologica e quella non fisiologica.

Tale condizione infiammatoria silente asintomatica e di basso livello è in grado di condizionare negativamente le risposte dell’organismo alle terapie e per tale motivo essa va ridotta.

A determinare il livello di tale infiammazione contribuiscono numerosi e diversi fattori tra cui le infiammazioni locali croniche come la malattia parodontale ed altri più generici ma estremamente efficaci in senso negativo come l’alimentazione, lo stress, la sedentarietà.

Il meccanismo alla base di tale effetto negativo sull’equilibrio funzionale del sistema è legato al modificarsi dei livelli di permeabilità dei tessuti situazione questa che mette costantemente sotto pressione funzionale il sistema immunitario.

  • l’alimentazione sbagliata produce infiammazione
  • lo stress eccessivo produce infiammazione
  • la sedentarietà e quindi lo scarso movimento produce infiammazione direttamente e indirettamente

Alimentarsi in maniera equilibrata, sia in termini di quantità che di qualità, adottando un regime dietetico semplice, variato e legato alle stagioni, quale quello Mediterraneo, ricco di frutta e di verdura e povero di proteine animali rappresenta già una buona indicazione per la ricerca di una soddisfacente salute alimentare.

 

Combattere la sedentarietà con semplici accorgimenti quotidiani quali andare a piedi al lavoro, salire le scale anziché usare l’ascensore, fare qualche sana passeggiata all’aria aperta permetterà inoltre di mantenere attivo il sistema muscoloscheletrico, di favorire il metabolismo basale e di combattere lo stress.

 

Tali semplici e facili accorgimenti da applicare subito e senza nessun costo aggiuntivo sono in grado di abbassare i livelli di infiammazione e di contribuire così, attraverso il recupero della fisiologia funzionale del sistema, a migliorare il decorso e la risposta alle terapie sia delle disfunzioni che delle malattie vere e proprie.

Prestazioni
  • mesoterapia della atm
  • applicazione probiotici in parodontologia
  • trattamento dei trigger point dei muscoli masticatori
  • consigli alimentari per dolori muscolari
  • consigli alimentari per infiammazione delle gengive
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